“Un solo vitigno (il pinot meunier), tre parcelle ben distinte (tutte sul comune di Vandieres), con tre suoli diversi (uno di argilla, uno di sabbia e l’ultimo di gesso puro), due diverse esposizioni (due sud-est e un nord-est), tre annate (le vendemmie 2012-2013-2014)”. E’ questa la carta di identità del Sauvage, 4.032 bottiglie numerate, pensate ed elaborate personalmente da Geoffrey. Malolattica non svolta, sosta di oltre i 42 mesi sui lieviti, senza dosaggio (zero zucchero – pasdosé) alla sboccatura.