Di Veronica Carnebianca
Pescheria con laboratorio di cucina a vista dove si prepara la materia prima esposta in vetrina. Emanuele Smimmo e sua moglie Simona Bontà hanno allargato recentemente l’offerta take away con la consumazione sul posto, aggiungendo fuori dal locale una pedana in legno su cui hanno posizionato qualche tavolino ad hoc per la formula aperitivo a base di ostriche, crudi e carpacci. Il banco del pesce è molto grande, il pescato arriva ogni giorno dalla costa tirrenica. Tra i piatti più in voga del momento c’è sicuramente la “finta trippa di seppia”. Il Pescatorio vanta una filiera corta di buona qualità tra cui olio extra vergine di provenienza italiana, ostriche di Oyster Oasis di Corrado Tenace, paste di grani selezionati (Felicetti, Martelli, Zaccaria) e 40 etichette di vino. Piatti già pronti e altri da poter cuocere a casa. I prezzi sono calcolati all’etto: riso al curry con gamberi e calamari (euro 3,50), couscous con spigola e radicchio (euro 3,50), insalata di mare (euro 3,80) e carpaccio di salmone Gravalax agli agrumi (euro 4,80).